Edificata sopra uno sperone tufaceo a più di cinquecento metri di altezza sopra il livello del mare, Caprarola deve a suoi antichi feudatari ed al genio dell’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola la sua particolare struttura urbanistica che la pone per importanza al pari di Pienza in Toscana e a Palmanova in Friuli Venezia Giulia. Il suo impianto viario orientato lungo l’asse dell’antica “Via dritta”, la maggiore via cittadina, culmina nel piazzale antistante la mole dominante del Palazzo Farnese. La famiglia Farnese considera come propria “culla” la Tuscia viterbese: la fortuna della stirpe nacque qui e qui gli esponenti principali della casata vollero fossero celebrati i propri fasti. Molte località della Tuscia possiedono castelli, rocche o ville farnesiane ma la vera “reggia” è quella costruita a Caprarola per Alessandro Farnese, nipote di papa Paolo III. Questa maestosa residenza cinquecentesca fu iniziata intorno al terzo decennio del Cinquecento da Antonio da Sangallo, che aveva avuto l’incarico di costruire una fortezza dal futuro papa Paolo III, ai tempi semplice cardinale. All’ascesa del Farnese al soglio pontificio l’importanza e le fortune della famiglia vennero notevolmente accresciute e sancite con l’istituzione del Ducato di Castro: Caprarola divenne sede di una residenza la cui costruzione, affidata al Vignola, potè giovarsi della struttura pentagonale abbozzata dal Sangallo, sapientemente trasformata per la nuova, pacifica destinazione. È in questo momento che l’abitato subisce, seguendo il progetto del Vignola, una radicale risistemazione secondo schemi urbanistici ben definiti, come del resto è successo per Pienza e Palmanova.
Di recente, proprio per merito della sua particolare urbanistica, Caprarola è stata oggetto di studio da parte della Scuola di Architettura del Principe Carlo d’Inghilterra. Sua Altezza Reale in persona, nel 1995, è venuto in visita ai suoi allievi, nel corso del loro soggiorno di studio a Caprarola.
L’antico centro che si sviluppava tra la piccola parrocchiale, il Castello e la fontana delle Tre Cannelle, venne “sfondato” per procurare al Palazzo Farnese il suo ingresso trionfale. La costruzione del nuovo asse viario con le sue cinque piazze equidistanti, modificò l’antico impianto urbanistico tramite l’abbattimento di castelli, chiese e numerose abitazioni private; per rimediare ai disagi, in tal modo causati alla popolazione, il cardinale Alessandro favorì la costruzione di nuovi palazzi, lungo il maestoso viale così costituitosi. Come già accennato, poco distante dal centro abitato, si può ammirare lo splendido scenario del Lago di Vico, facente parte un tempo della romana “Silva Cimina”, descritta negli scritti di Tito Livio e dichiarata Riserva Naturale Regionale già dal 1982.
I visitatori, dunque, possono scegliere di variare il proprio soggiorno con piacevoli escursioni nei Sentieri Natura, che si snodano nei vari ambienti della Riserva Naturale del Lago di Vico, oppure con l’esercizio di vari sport. A Caprarola, inoltre, ci sono anche interessanti opportunità di shopping e la possibilità di visitare alcune aziende agrituristiche.
Il paese, infine, è importante per la grande produzione di castagne e, soprattutto, di nocciole (di qui la “Sagra della Nocciola”, ultimo weekend di agosto e primo di settembre) con le quali si riforniscono le grandi industrie dolciarie e localmente si preparano dolci tradizionali come tozzetti, amaretti, verginelle ed altri dolci come la “giuanna” strufoli e pizzacce. Queste specialità della cucina locale e tante altre come pici, tacconi, filetti di persico e pesce di lago, possono essere gustate presso i numerosi ristoranti del luogo.